Ads 468x60px

martedì 6 dicembre 2011

An insight into CND's world: Colours, Effects and Shellac

***ENGLISH VERSION AFTER THE JUMP! PLEASE CLICK ON READ MORE IF YOU'RE INTERESTED IN READING!***


Buonasera a tutte!
Preparatevi psicologicamente al mio ennesimo, lungherrimo post... Che oltretutto sarà solo una delle due puntate che vi proporrò sul mondo CND. Son prolissa, c'è poco da fare.
Sabato 3 dicembre ho avuto la fortuna di partecipare al 1° CND Manicure & Manicure Fashion Fusion Workshop organizzato da Ladybird House, aka il distributore italiano di marchi quali (ovviamente!) CND, Orly ed IBD.
Prima di tutto, nota di carattere sociologico-goliardico: è stato davvero bello incontrare, per la prima volta, bloggers che già seguivo, associare volti a dei posts e dei links è stato divertente. Altrettanto spassoso è il riunire delle appassionate di smalti, unghie & co. in un'unica stanza, ho visto cose che voi umani...!
Inoltre finalmente ho avuto l'occasione di incontrare lo staff della Ladybird, cosa che non mi era mai riuscita nonostante avessero già organizzato due Orly party nella mia città, a cui non avevo avuto recarmi causa pregressi ed inamovibili impegni.

Ebbene sì: abbiamo anche preso appunti!!!

Colgo l'occasione per ringraziare Katia, responsabile delle PR, che mi ha permesso di partecipare nonostante la mia adesione dell'ultimissimo secondo, ma anche tutte le altre donne dello staff (Debora, Brunella, Alessia, nonché la boss Libera) per il tempo che ci hanno dedicato e l'impegno profuso nell'organizzare l'evento (che, poi, potrete facilmente immaginare quanto sia stato difficile tenere a bada una dozzina abbondante di smaltare incallite ed estasiate, nonché discretamente galvanizzate, da cotanta grazia). Mettere a nostra disposizione tutti quei prodotti ha un po' sortito lo stesso effetto delle noccioline per SuperPippo: entusiasmo a livelli fotonici!
Comunque, veniamo al sodo!
Dopo essere state accolte con calore e rifocillate, abbiamo fatto un piccolo test: Che donna sei? (potete farlo anche voi cliccando qui)
Sorvolando sulle spassose risposte di ciascuna di noi, i risultati consentono di orientare la nostra attenzione verso la tipologia di prodotto più adatta non solo alle nostre preferenze personali, ma anche allo stile di vita.
Al di là del fatto che il risultato ha per me confermato la mia natura di donna profondamente bipolare, passerei al parlarvi dei prodotti che più mi rappresentano e che conosco anche meglio, essendone da tempo un'affezionata addicted: i CND Colours ed Effects.
L'ammmmore tra me e questi smalti è scattato oltre due anni or sono, dopo averli visti in azione sulle splendide unghie di Siobhan di The Nailphile.
Grazie a questo incontro, però, ho potuto avere un'idea più precisa dei numeri: 50, ovvero i colori disponibili per i CND Colours, smalti dal finish creme e dall'alta pigmentazione (molti possono essere tranquillamente considerati one coater), che possono creare infinite combinazioni grazie all'azione dei 15 CND Effects, suddivisi in 3 categorie, Shimmer, Sparkle e Pearl (anche se credo sia inutile precisarlo visto che ormai conoscerete bene la vostra polla, confesso che sono gli Sparkle a rapirmi il cuore più degli altri).

CND 541 Oilslick e 542 Asphalt con diversi Effects
Ecco come cambia il CND 542 Asphalt con differenti Effects

Un'idea di quanto si possa giocare con le combinazioni ce l'ha data la pila di ruote a nostra disposizione e che si è qualificata grande star della giornata considerato il numero di foto che abbiamo fatto!

Ogni commento è superfluo!

Come avevo già scritto in uno dei miei primi post, l'aspetto che amo di più degli Effects è la loro versatilità e la capacità di aggiungere un po' di pepe ad una manicure, od addirittura di trasformarla completamente (e ciò è più che mai vero se usati sopra a smalti scuri).
Debora, responsabile della formazione educatori Ladybird e Team Leader della CND Education per l'Italia, poi, non ha esitato a mostrarci tanti piccoli trucchetti per creare delle nail art semplici ma d'effetto, che spero vivamente di potervi mostrare in futuro (anche se il rischio di epic fail è dietro l'angolo, considerata la mia scarsa manualità!!!).
Dipendesse da me, passerei un'ora al giorno a giocare con questi prodotti (e con gli smalti in generale), considerata la mia smania di cambiare continuamente. Chiaramente il tempo a mio disposizione non lo consente... E se avete ancora meno tempo di me, o magari paciugare periodicamente non vi interessa, la vostra attenzione può spostarsi sullo Shellac, nuova tecnica di cui, onestamente, sapevo molto poco.
Sì, sapevo che è un'innovazione pluripremiata e che consente di risparmiare tempo nonché l'utilizzo della lima (a differenza della ricostruzione tradizionale), ma mai aveva catturato la mia piena attenzione. Dunque è stato un piacere saperne di più, soprattutto perché magari, tra voi lettrici, c'è chi preferisce rivolgersi verso questa tipologia di prodotto anziché ai classici smalti per le ragioni di cui sopra.
Ma dello Shellac ne parlerò nel prossimo post, onde evitare di sovraccaricarvi di info (logorrea portami viaaaa!).
Quindi, se siete donne del tipo "mi faccio la manicure e non ci penso per un pezzo" o avete l'esigenza di togliervi, di tanto in tanto, magari in occasione di un viaggio, il pensiero dello smalto che si rovina in breve tempo, o se semplicemente siete curiose, rimanete sintonizzate!


lunedì 5 dicembre 2011

Kiko's Sales

Buonasera a tutte! Un post molto veloce per rendere edotte le (temo poche) ragazze che ancora non ne sono al corrente della nuova offerta di Kiko sugli ombretti, che potete accaparrarvi a soli 3€. Per come la vedo io, è un'ottima possibilità per acchiappare ad un prezzo assai interessante i Long Lasting Stick Eyeshadows, che non smetterò mai di raccomandarvi.
Questa promozione va ad affiancare e non a sostituire quella già presente sui lipgloss.
Tra il Natale che si appropinqua con estrema velocità (ussignur, devo ancora comprare il regalo a mezza famiglia, panico!) e questi prezzacci per me è assai difficile passare oltre al solito negozio Kiko con studiata indifferenza (per ora ci sto riuscendo!). Sarete così forti anche voi o vi lascerete andare?








Hi ladies!
A quick post to signal a new promotion by Kiko. Eyeshadows and long lasting sticks are now available for only 3€! I think this is a great chance to buy their amazing Long Lasting Stick Eyeshadows, which I highly recommend (yes, again). Moreover, their lipglosses are also on sale for the same price.
If you don't have a Kiko store in your city but you live in France, Spain or Germany, you can buy Kiko products from their website.
It's really hard to resist, don't you think?

domenica 4 dicembre 2011

MAC Paint Pot in For Effect (Glitter&Ice Collection)




Tutti gli anni mi concedo un autoregalo di Natale. E da tre anni a questa parte, l'autoregalo porta la firma di MAC.
Se mi perdonate il paragone ardito, MAC per me è come un trombamico: so che è una garanzia e che difficilmente mi deluderà, e per questo motivo non esito a buttarmi continuamente tra le sue braccia.
Della nuova collezione di Natale, la Glitter and Ice, in realtà pochi pezzi mi hanno colpito. Ma di quel poco che ho acquistato e provato sono assolutamente entusiasta.
In ordine di gradimento, oggi vi presento il Paint Pot For Effect.
Tecnicamente i Paint Pot di questa collezione sarebbero dovuti essere tre, ma in Italia pare che ne siano arrivati solo due. Giacché è un po' di tempo che non passo alla MAC, chiedo alle più informate: novità sul fronte Let's skate o è ancora desaparecido?
Comunque, tornando a noi. Giuro che non era mia intenzione prendere questo Paint Pot. Giuro che sono entrata coi migliori propositi, ovvero acquistare solo ciò che mi serviva.
Non so cosa mi abbia spinta a pucciare la falangetta del mio indice destro in quel tester. Ma questo semplice gesto è bastato a farmi innamorare perdutamente del For Effect.
E' un fantastico grigio scuro pieno di shimmer multicolor, il che lo rende luminoso ed affascinante ma senza essere troppo appariscente né volgare; ed ancora, è incredibilmente pigmentato, cremoso, nonché facilmente stendibile e modulabile. E, soprattutto, ha una durata incredibile. Applicato senza base, va nelle pieghe solo dopo molte ore, se invece usate un primer a caso (ELF, Urban Decay, MAC, quellochevvepare) rimarrà assolutamente perfetto.
Lo sto usando con una frequenza insolita per me (e non c'è segno più evidente di ammmore) complice anche questo tutorial realizzato dalla meravigliosa Lisa Eldridge in cui utilizza proprio un Paint Pot per uno smoky eyes.
Vi lascio alle foto, premettendo che sfortunatamente non rendono giustizia a questo spettacolare prodotto. E vi premetto anche che ancora non riesco a capire se questa lieve variazione di packaging (tappo bianco anziché nero e caratteri della scritta MAC argento anziché neri) mi piace o meno.
Grazie per essere qui e, vista l'ora, dolce notte a tutte!

In the shade
In the shade
Artificial light
Direct sunlight







Every year I buy a Christmas gift for myself (can I call it "self present"? Is it correct?). Since 2008, this gift has been represented by MAC products.
I think MAC is a sort of friend with benefit to me: I know that it won't disappoint me so I always throw myself into its arms.
Only few products from Glitter and Ice Collection caught my attention, so I bought only three items, but I'm deeply in love with them.
My favourite one? Paint Pot in For Effect. I usually don't like grey eyeshadows (or nail polishes!) but this one is really special and beautiful. Between us, it was love at the first sight!
For Effect is an incredible dark grey with multicolor shimmer; this shimmer makes it look bright and attractive without being too loud or vulgar. Moreover it is incredibly pigmented, creamy, and can easily blended or modulated. And most importantly, it has an incredible longevity. If you applied it without a base, it creases only after many hours, but if you do use your favourite primer (ELF, Urban Decay, MAC or whatever) it will be absolutely perfect and won't crease at all.
I'm using it with a frequency unusual for me (and this is the most obvious sign of lllllove) also because of this tutorial created by the wonderful Lisa Eldridge - she uses a Paint Pot to do a smoky eyes.
I think that For Effect is much better IRL but I hope you will enjoy my photos.
Thanks for reading and I wish to all of you a sweet night!

giovedì 1 dicembre 2011

My first water marble

Come promesso, ecco a voi la mia prima water marble!
Visto che son stata assai prolissa nel mio precedente post, cercherò di riequilibrare la situazione tagliando corto. I due smalti che ho usato (marca Chic per il bianco e Quandoè per il blu) li ho entrambi acquistati ad un prezzo stracciato da Acqua & Sapone.
Ho usato il bianco sia per il pattern che come base.
Il blu, devo dirlo, è semplicemente perfetto per questa tecnica e ve lo consiglio caldamente, un po' meno lo è il bianco, le gocce hanno serie difficoltà ad "aprirsi" nell'acqua.  Sono piacevolmente stupita dalla durata di questi smalti, nonostante gli innumerevoli strati (base + due mani di bianco + top coat + disegno + top coat!) hanno tenuto egregiamente per 6 giorni!
Essendo il mio primo tentativo in assoluto ho preferito fare ogni unghia diversa dall'altra, tanto per sperimentare un po' e capire quale genere di disegno fosse il più carino (il mio preferito è l'anulare!)..
Ho anche applicato qualche strass, in parte per mero scopo decorativo ma anche per coprire qualche bollicina particolarmente antiestetica (le bolle saranno la vostra persecuzione durante ogni singola water marble).
Che dire, spero che vi sia piaciuta!

Direct sunlight

In the shade

In the shade

In the shade






As promised, here it is: my first water marble!
I used two super cheap nail polishes (the white is by Chic and the blue by Quandoè) and I used the white one for the base and for the designs too.
The blue polish is simply perfect for this technique. I have a bit of difficulties with the white, because the drops didn't open correctly in the water. I'm really satisfied with their longevity, despite the number of coats (base + 2 coats of white base + top coat + design + top coat) they lasted 6 days on my nails.
Since this was my first attempt, I made different designs for every nail (my fav one is the ring finger). I also applied some strass: I think they are nice and they also help hiding the bubbles caused by the water.
That's all I have for you today, hope you enjoyed this mani and thank you for reading!

martedì 29 novembre 2011

Water Marble: an introduction and some advices

*** ENGLISH VERSION AFTER THE JUMP! PLEASE CLICK ON READ MORE IF YOU'RE INTERESTED IN READING! ***


Siamo tutte (o quasi) d'accordo: la water marble è una gran figata, a livello di risultato ottenuto.
Il problema è costituito da tutto il procedimento che c'è dietro quel risultato...
Per mesi ho sbavato senza ritegno sulle foto di talentuose bloggers come Tartofraises o Colette, pensando tra me e me: "Ci devo provare, ci devo provare...".
Lo scorso week end mi sentivo in vena di sperimentare qualche nuova (per me) tecnica e, per la serie "famose del male", ho optato proprio per la water marble, complici anche i pareri delle mie comari smalto-dipendenti (VOI sapete chi siete!).
Prima di procedere ho scaricato una marea di tutorials da You Tube, ho letto innumerevoli posts e ho pensato di raccogliere qui un po' di consigli se mai doveste decidere di buttarvi, in pieno stile kamikaze, in questa piccola avventura.

CONSIGLI GENERICI:

- pochi smalti funzionano con la water marble. Dovete sperimentare! Evitate come la peste gli smalti glitter, i flakies ed i mattes;
- usate acqua a temperatura ambiente;
- applicate sulle unghie una base bianca o nude per far risaltare maggiormente il decoro;
- proteggete le cuticole con dello scotch, o sarà un incubo ripulire tutto!
- preparate tutto il materiale necessario PRIMA di iniziare, in modo da poter procedere più rapidamente e con comodità.


CONSIGLI DERIVANTI DALLA MIA ESPERIENZA

- non per fare la tirchiona, ma cercate di usare smalti economici o di facile reperibilità. Per fare la water marble occorre davvero una quantità esagerata di prodotto, quindi sconsiglierei di usare il vostro smalto preferito, che magari nel frattempo è diventato discontinued, o di dare fondo alla vostra collezione di Chanel o Rescue Beauty Lounge. Nella foto potete vedere il livello di consumo di uno degli smalti da me usati, che prima della water marble era illibato. (considerate anche che ho fatto qualche errorino e ho dovuto buttare il pattern ottenuto);



- lasciate asciugare la base bianca o nude con accuratezza, meglio ancora se la stendete la sera prima di procedere con la water marble, così avrete un pensiero in meno (ovvero il terrore di urtare qualcosa con lo smalto ancora semi-fresco);
- se non avete molta fantasia, fate come me e traete ispirazione dai numerosi video presenti in rete;
- "incerottatevi" le cuticole di tutte le unghie PRIMA di iniziare, così eviterete spiacevoli incidenti tra scotch ed unghia appena "watermarblizzata".
- cercate di eliminare le goccine d'acqua rimaste sull'unghia subito dopo averla tirata fuori dall'acqua stessa, con l'ausilio di un angolino di un fazzoletto di carta e molta delicatezza, altrimenti andranno a formare delle antiestetiche bollicine difficili da mascherare;
- take your time! La pazienza è fondamentale, anche perché difficilmente tutto andrà per il verso giusto sin dal primo tentativo (come? Alla vostra prima esperienza è andato tutto liscio come l'olio? Evitate di scriverlo nei commenti, potrei uccidervi!!!!!!!). Se doveste avere anche il fattore tempo che gioca a vostro sfavore, rischiate solo di incasinarvi ulteriormente. 

Dopo tutta questa pappardella, vi lascio una piccola preview del risultato ottenuto. Il resto nel prossimo post (suspeeeeeeeeeeense!).



In ogni caso, credo che l'intera esperienza possa essere riassunta in questa favolosa vignetta della mitica Deniz di Emerald Sparkled, una delle mie blogger preferite, che ringrazio molto anche per avermi dato il permesso di utilizzarla:

Credits


Spero di esservi stata utile, e buona serata a tutte!



domenica 27 novembre 2011

Polish wars: Kiko 354 Constellation Purple VS Deborah Shine Tech 60



Buongiorno ragazze!
E' giunto il momento di una nuova sfida tra smalti. Già a pochissimi giorni dell'uscita della Light Impulse Collection di Kiko in molte abbiamo gridato al dupe vedendo lo smalto più ricercato tra quelli della collezione, il #354 Constellation Purple. Un po' troppo simile al #60 della linea Shine Tech di Deborah...
Dunque vediamo se questo spettro del dupe ha ragione di esistere!

Vorrei iniziare con un appello a Kiko: per cortesia, non iniziate a fare come Essence, che parla di smalti olografici a sproposito.
Entrambi gli smalti, è evidente, non hanno un finish olografico ma sono dei super shimmer, al limite del foil.
La differenza più evidente fra i due è rappresentata dal colore di base: alla prima passata, il Kiko è lievemente più chiaro e con un sottotono rosso maggiormente pronunciato, mentre il sottotono del Deborah è decisamente più blu, ma questa lieve differenza si perde completamente dalla seconda mano in poi.
Anche la pigmentazione dei nostri due contendenti è analoga: la coprenza è buona già alla seconda mano, ma ne consiglio caldamente una terza.
Ero ormai giunta alla conclusione che i due smalti fossero identici in tutto e per tutto (peraltro entrambi sono made in France), quando ho notato che il Kiko ha dei tempi di asciugatura maggiori del Deborah. Curioso.
Ho preferito di gran lunga l'applicazione del Deborah: non tanto per una questione di formula (sono sostanzialmente identiche), quanto per il pennello, più grosso, piatto e stondato rispetto al Kiko, e per me molto più pratico.

L-R: Deborah and Kiko brushes


In conclusione: se vi sono differenze di colore tra i due a manicure terminata, ci vuole un occhio più raffinato del mio per coglierle. Se dovessi sceglierne solo uno, punterei sul Deborah, soprattutto per una questione di facilità di applicazione grazie al pennellino ben più ergonomico e per la velocità di asciugatura.
La differenza di prezzo tra i due, tuttavia, può essere notevole: 4.90€ per il Kiko, mentre il Deborah costa 7.80€ da listino, ma può essere tranquillamente reperito a molto meno in diversi negozi (come La Saponeria, dove l'ho acquistato io ad un prezzo di 5.90€).
A voi l'ardua sentenza: dupe or not?


Direct sunlight

Direct sunlight
Direct sunlight

In the shade
In the shade







Good afternoon ladies!
Today I have a comparison for you: Kiko #354 Constellation Purple, one of the new polishes included in the Light Impulse Collection, versus Deborah Shine Tech #60.
Kiko #354 has been a suspicous dupe of Deborah since the first swatches and promo pics; when I saw it in the store, it looked a bit different from Deborah Shine Tech, base color seems more lighter and gold effect less strong. Probably it was only a matter of artificial light: in my honest opinion, they are dupes.


First-of-all: please, Kiko, don't call "hologram" a polish that hasn't a holo finish at all. Please, don't do it.
Both polishes, it is clear, do not have a holographic finish, but they are super shimmer, nearly foil.
The most obvious difference between the two polishes is represented by the base color: after one coat, Kiko is slightly lighter and with a more pronounced red undertone (Deborah #60 has a blue undertone), but this slight difference is completely lost after the second coat.
Even the pigmentation of our two contenders is similar: the coverage is good with two coats.
Curiously, I noticed that Kiko Constellation Purple dries less fast than Deborah Shine Tech.
About application: I prefer the application of Deborah: it isn't a matter of formula (they are essentially identical), but a matter of brush. You can see a comparison in the picture above: Deborah brush is larger, flatter and rounder compared to Kiko brush, and it is much more practical IMO.


In conclusion: if there are differences in color between the two polishes, it takes a finest eye than mine to discover them. If I had to pick just one, I would say Deborah polish, expecially for the easier application and faster drying time.
However, the difference in price between the two polishes can be substantial: Kiko retails for 4.90 €, Deborah for € 7.80 but it can easily be found for much less in different italian stores (I paid it 5.90 €).
Tell me your opinion in the comments, please: dupe or not?


KIKO #354 CONSTELLATION PURPLE
Applicazione / Application
3.5/5
Asciugatura / Drying time
3.5/5
Coprenza / Pigmentation
4/5
Durata / Longevity
5/5
GIUDIZIO FINALE / OVERALL
4/5


DEBORAH SHINE TECH #60
Applicazione / Application
5/5
Asciugatura / Drying time
5/5
Coprenza / Pigmentation
4/5
Durata / Longevity
5/5
GIUDIZIO FINALE / OVERALL
4.5/5

giovedì 24 novembre 2011

Buying from Ann Summers

***English version after the jump! Please click on READ MORE if you're interested in reading!***


Come avrete capito già dal titolo, questo sarà un post diverso dal solito. Non parlerò né di smalti né di make up. Parlerò di tette. No, maschietto pervertito che sei arrivato qua tramite ricerca su Google, non c'è niente per te, nemmeno un'immagine ammiccante, quindi smamma e pure di corsa.
Inizio facendo coming out: sono una portatrice sana di seno prosperoso, per di più collocato su un busto piccino picciò. Per me trovare dell'intimo decente è stato un supplizio sin dall'adolescenza. I marchi che vanno oltre la quarta misura sono pochi ed assai costosi.
Inoltre, il trend che ha investito gli altri capi di abbigliamento, ovvero il restringimento delle taglie per cui in una 42 attuale ci entrano solo quelle col fisico da passerella di alta moda, ha progressivamente preso piede anche nel mondo dell'intimo.
Quei brands cui prima mi rivolgevo hanno iniziato ad eliminare le misure superiori alla quarta, od a relegarle alle linee da vecchia sciura, insomma quelle in cui i reggiseni sembrano delle imbragature per balene con scarso senso estetico. In breve: vestibilità oscena, sostegno zero, prezzi lievitati, il tutto poi per somigliare ad una versione avariata di Madonna ai tempi del Blonde Ambition Tour.


 

Ho poi avuto esperienze pessime in molti negozi, di quelle che ti fanno desiderare che le commesse, in Italia, inizino ad essere pagate a provvigione come negli US, così magari fanno un po' meno le stronze. Un paio di episodi su tutti: circa tre anni fa sono entrata in un negozio multimarca della città in cui attualmente vivo, e sono stata accolta con un "Non c'è niente qui per lei, noi per politica di negozio non trattiamo taglie superiori alla terza coppa B!" con tanto di sguardo sprezzante e disgustato, manco fossi cosparsa di letame.
Sempre anni fa ero alla ricerca di un bikini e mi sono recata in un punto vendita di una famosa catena italiana in cui per anni mi sono servita, la commessa mi ha guardata come se fossi affetta da qualche fastidiosa malattia della pelle e mi ha invitata a "recarmi presso un negozio di articoli sanitari, che forse lì qualcosa trova".

Ora probabilmente starete pensando che io sia una specie di essere deforme. Non lo sono: ho una semplice coppa E. Abbondante sì, ma non fuori dal mondo. Ma a quanto pare in Italia sono una specie di bestia rara.
Ero ormai quasi rassegnata ad investire milioni di euro in corsetteria francese (tipo Chantelle, per intenderci) quando ho incontrato lei. ANN SUMMERS.
Ann Summers è una compagnia inglese con punti vendita in Uk, Spagna e Svezia, ed è specializzata in lingerie e... Sex toys, articoli che hanno creato qualche grattacapo al brand in un paio di occasioni per via di qualche associazione dei genitori che mal gradiva la presenza di questi stores nelle proprie città.

Ha un sito Internet estremamente ben strutturato, un ottimo sistema di "guida alle taglie" ed un customer care che io porterei ad esempio a moooolte altre ditte.
Da Ann Summers, evidentemente, non credono che le donne prosperose debbano essere punite e costrette ad usare intimo che persino la mia bisnonna avrebbe definito vetusto, ma che anche loro abbiano diritto a valorizzare le proprie curve ed avere non solo prodotti di qualità, ma anche belli a vedersi.
Sul loro sito potrete trovare di tutto: reggiseni imbottiti, preformati, sexy, graziosi, sfiziosi, lisci e gassati. Trovo inoltre molto intelligente il loro sistema di calibrazione delle bretelline, la cui grandezza si amplia col crescere della taglia, per cui basta spalle segate da bretelle troppo sottili!
Anche il range di prezzo è ampio: si parte dalle 5£ per i capi in offerta fino ad un massimo di 30£ per le ultime novità (eccezion fatta per un reggiseno gioiello in vendita a 50£). Troverete continuamente offerte e sconti su tutti i prodotti, basta cercare.
Inoltre, la spedizione internazionale è gratuita per ordini superiori alle 35£.

Nonostante tutti gli accorgimenti presi avete sbagliato taglia? Nessun problema. Ann Summers offre una Free Return no quibble policy, per cui vi basterà compilare il form allegato con l'ordine e potrete rimandare indietro la merce e farvi cambiare taglia senza spendere una sterlina in più (naturalmente ci sono delle restrizioni, del tipo che non potete mandare indietro qualcosa che avete usato o a cui avete tolto l'etichetta!). Personalmente, ho provato la loro merce mentre ero in vacanza a Londra, e dopo aver testato l'ottima qualità di quanto acquistato ho fatto un mega ordine on line, ma se non potete fare come me, fate riferimento alla loro Size Guide o ad altre tabelle di conversione (consiglio queste).
E ricordate sempre la regola del bra fitting: nel dubbio, meglio una taglia di busto in meno e una di coppa in più!
Oltre ad avere salvato il mio conto in banca dal rosso sangue, Ann Summers mi ha restituito anche la gioia di acquistare intimo senza sentirmi squadrata o trattata come un fenomeno da baraccone. Finalmente ho, nel mio cassetto, dei capi estremamente belli dal punto di vista estetico, molto comodi ma femminili, nonché di ottima qualità e vestibilità.
Lodi, lodi, lodi a quest'azienda! Dubito che l'Ann Summers che le ha dato il nome mi stia leggendo (secondo Wikipedia abita in Umbria), ma nella remota ipotesi la ringrazio calorosamente!
Ann Summers Crew, vi lovvo. Sapevatelo. Non vi libererete mai di me! <3