*** Per il titolo di questo post ringrazio la mini community di smaltare accanite ed in particolare Simona e Jessica! ***
Come promesso, eccomi a narrarvi della mia esperienza al Cosmoprof Bologna!
La mia visita a quel gigantesco luogo di perdizione è avvenuta sabato 10 ed è stata allietata dalla presenza di amicicie bloggare quali Alice di Mai Senza Smalto, Lallo e Gaia di Le Esose, Anna Gaia di What's in my bag e Giulia di Vanity Room.
Premetto che sono una fotoreporter scarserrima: un po' a causa dell'entusiasmo, un po' per le oggettive difficoltà tecniche dovute alla gran folla, ho dimenticato di fotografare alcuni stands interessanti... Sorry!
Visualizzazione post con etichetta CND Shellac. Mostra tutti i post
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mercoledì 14 marzo 2012
Cosmoprof Bologna 2012: Heavenly Hell (I part)
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lunedì 19 dicembre 2011
Nail art time: Sinful Colors 24/7 meets CND Shellac Purple Purple
Buonasera ragazze!
Oggi vi propongo il mio secondo tentativo di nail art a mano libera, per cui, vi prego, siate clementi!
Ho preso ispirazione da un lavoro di Tartofraises e l'ho leggermente variato.
La base è il CND Shellac Purple Purple, su cui ho disegnato tre linee con un pennello sottile e il bellissimo rosa neon di Sinful Colors 24/7 (è uno smalto favoloso, ve lo devo assolutamente mostrare anche da solo!).
Ho poi mescolato della polvere glitter fuchsia con un po' di top coat e l'ho applicato con la spugnetta solo sulla parte superiore di ogni unghia. Per finire, due strass per unghia et voilà, nail art super semplice conclusa!
Hi ladies!
In this post I will show you my second attempt of free hand nail art so, please, have mercy for my poor skills!
I took inspiration from a nail art done by Tartofraises and I made minor changes.
Base is CND Shellac in Purple Purple, for the stripes I used Sinful Colors in 24/7 (this polish is amazing, I love it!).
Then I mixed glitter powder in fuchsia with a free drops of top coat and sponged this "solution" only on a part of my nails. In the end I added a couple of strasses for each nails.
Hope that you like it!
Oggi vi propongo il mio secondo tentativo di nail art a mano libera, per cui, vi prego, siate clementi!
Ho preso ispirazione da un lavoro di Tartofraises e l'ho leggermente variato.
La base è il CND Shellac Purple Purple, su cui ho disegnato tre linee con un pennello sottile e il bellissimo rosa neon di Sinful Colors 24/7 (è uno smalto favoloso, ve lo devo assolutamente mostrare anche da solo!).
Ho poi mescolato della polvere glitter fuchsia con un po' di top coat e l'ho applicato con la spugnetta solo sulla parte superiore di ogni unghia. Per finire, due strass per unghia et voilà, nail art super semplice conclusa!
Hi ladies!
In this post I will show you my second attempt of free hand nail art so, please, have mercy for my poor skills!
I took inspiration from a nail art done by Tartofraises and I made minor changes.
Base is CND Shellac in Purple Purple, for the stripes I used Sinful Colors in 24/7 (this polish is amazing, I love it!).
Then I mixed glitter powder in fuchsia with a free drops of top coat and sponged this "solution" only on a part of my nails. In the end I added a couple of strasses for each nails.
Hope that you like it!
sabato 17 dicembre 2011
My experience with CND Shellac
*** ENGLISH VERSION AFTER THE JUMP! ***
Buongiorno a tutte!
Come promesso nel post relativo al CND Workshop, eccomi a parlarvi della mia esperienza con lo Shellac, per gli amici smalto semipermanente.
Ci siamo molto divertite ad assistere allo sketch rappresentato da Katia e Debora che, al di là dell'aspetto goliardico, ci ha consentito anche di capire le differenze fondamentali tra Shellac e ricostruzione tradizionale.
Io non sono mai stata una fan di quest'ultima, che ho effettuato per alcuni mesi anni ed anni or sono. In primis, i tempi sono davvero lunghi: la mia estetista, ad esempio, era sì molto brava e precisa, ma anche alle prime armi, per cui ogni ritocco mi costava un'ora e quarantacinque minuti di "seduta". Quando ho deciso, poi, di togliere completamente il gel, ho trovato il disastro: le mie unghie erano ridotte ad una sfoglia di cipolla e si son spezzate nel giro di tre giorni.
Certo, son passati anni e non metto in dubbio che possano essere stati fatti notevoli passi in avanti in tal senso, ma nel momento in cui facciamo la ricostruzione dobbiamo comunque mettere in conto tempi elevati e un utilizzo abbastanza invasivo della lima.
L'innovazione portata dallo Shellac va ad incidere in tal senso, riducendo i tempi di applicazione a mezzora all inclusive, di rimozione a 10 minuti ed eliminando la necessità di lime o buffer prima dell'applicazione o per la rimozione stessa.
Il team Ladybird, dopo averci illustrato le varie fasi, ci ha dimostrato molta fiducia concedendoci di shellaccarci a nostro piacimento, anche se ogni tanto son dovute venire in nostro soccorso!!!
Tra le 24 tinte disponibili, combinabili tra di loro tramite layering e con un range colori che varia dal più pazzo al più delicato, io ho scelto uno dei più vistosi (avevate anche dubbi???), il Purple Purple, un fantastico viola acceso con riflessi blu e shimmer violetti/rossi. Nelle mie foto vedrete la mia solita swatching hand, che ho fatto da sola (e ne sono molto orgogliona!), quindi vi prego di sorvolare su eventuali difetti di applicazione!
(ne approfitto per ringraziare Debora che mi ha cortesemente shellaccato l'altra mano!)
Le fasi sono le seguenti: base, prima mano di colore, seconda mano di colore, top coat. Ogni step prevede poi un periodo variabile (poche manciate di secondi) di polimerizzazione nella lampada UV. I tempi di asciugatura sono dunque sostanzialmente annullati, esauriendosi completamente durante la polimerizzazione.
La durata dello Shellac in sé può andare oltre alle due settimane passate le quali è consigliata la rimozione e/o riapplicazione, ma si rischia che lo stacco determinato dalla ricrescita dell'unghia sia troppo evidente.
Nelle mie foto potete vedere la mia manicure al giorno 3 ed al giorno 9, mentre quelle relative al giorno 12 le riservo ad un altro post perché, da brava monella, ci ho fatto sopra una nail art!
Inoltre può essere applicato sopra il Brisa Gel (aka la ricostruzione classica) o sull'acrilico Retention.
Sono rimasta piacevolmente colpita non solo dalla durata e dal permanere della lucentezza del colore nonostante il passare dei giorni, ma anche dalle condizioni dell'unghia dopo la rimozione (che avviene tramite Remover Wraps, versione avanzata e perfezionata del metodo stagnola che noi beauty blogger usiamo per togliere gli smalti glitter): questa non era minimamente intaccata o rovinata, proprio come se avessi appena tolto del normalissimo smalto.
In conclusione (sì, ce la potete fare, siete quasi alla fine!!!): consiglio caldamente lo Shellac a coloro che, al contrario mio, non ci tengono proprio a cambiare smalto ogni tre per due, anzi vogliono unghie che rimangano perfettamente laccate a lungo ma senza rovinarsi, sfaldarsi o rompersi (sì! Lo Shellac protegge anche dalle rotture degli artigli!!!).
Lo ritengo un'ottima alternativa anche quando, nonostante si sia polish addicted come me, si va incontro ad un periodo intenso che non consente di avere molto tempo per riapplicare con frequenza lo smalto - ad esempio io non escludo di rifarlo prima di partire per le ferie (prima o poi ci andrò anch'io!!!), quando neppure mi porto dietro il kit base-smalto-top coat-solvente.
Tra i vari VIP che sono stati rapiti dallo Shellac, annovero anche una certa signorina Rihanna, che negli scorsi giorni si è affidata a Flavia, e dal suo sorrisone esagerato sembra sia rimasta soddisfatta. Insomma, parafrasando il suo singolo di esordio Umbrella, a Rihanna piace molto lo Shellac, ellac, eh eh. Oddio, questa battuta era veramente pessima, perdonatemi.
Per oggi è tutto, perdonate la lunghezza del post ma la carne al fuoco era davvero tanta, ma tornerò presto sui prodotti CND grazie al fantastico sacchetto che il team Ladybird ci ha donato (già prevedo uno scontro "in casa" tra le basi CND Stickey e l'Orly Bonder, che io uso da tempo).
Un abbraccio, vi auguro uno splendido week end (io vado a trovare i suoceri, pregate per me!).
Buongiorno a tutte!
Come promesso nel post relativo al CND Workshop, eccomi a parlarvi della mia esperienza con lo Shellac, per gli amici smalto semipermanente.
Ci siamo molto divertite ad assistere allo sketch rappresentato da Katia e Debora che, al di là dell'aspetto goliardico, ci ha consentito anche di capire le differenze fondamentali tra Shellac e ricostruzione tradizionale.
Io non sono mai stata una fan di quest'ultima, che ho effettuato per alcuni mesi anni ed anni or sono. In primis, i tempi sono davvero lunghi: la mia estetista, ad esempio, era sì molto brava e precisa, ma anche alle prime armi, per cui ogni ritocco mi costava un'ora e quarantacinque minuti di "seduta". Quando ho deciso, poi, di togliere completamente il gel, ho trovato il disastro: le mie unghie erano ridotte ad una sfoglia di cipolla e si son spezzate nel giro di tre giorni.
Certo, son passati anni e non metto in dubbio che possano essere stati fatti notevoli passi in avanti in tal senso, ma nel momento in cui facciamo la ricostruzione dobbiamo comunque mettere in conto tempi elevati e un utilizzo abbastanza invasivo della lima.
L'innovazione portata dallo Shellac va ad incidere in tal senso, riducendo i tempi di applicazione a mezzora all inclusive, di rimozione a 10 minuti ed eliminando la necessità di lime o buffer prima dell'applicazione o per la rimozione stessa.
Il team Ladybird, dopo averci illustrato le varie fasi, ci ha dimostrato molta fiducia concedendoci di shellaccarci a nostro piacimento, anche se ogni tanto son dovute venire in nostro soccorso!!!
Tra le 24 tinte disponibili, combinabili tra di loro tramite layering e con un range colori che varia dal più pazzo al più delicato, io ho scelto uno dei più vistosi (avevate anche dubbi???), il Purple Purple, un fantastico viola acceso con riflessi blu e shimmer violetti/rossi. Nelle mie foto vedrete la mia solita swatching hand, che ho fatto da sola (e ne sono molto orgogliona!), quindi vi prego di sorvolare su eventuali difetti di applicazione!
(ne approfitto per ringraziare Debora che mi ha cortesemente shellaccato l'altra mano!)
Le fasi sono le seguenti: base, prima mano di colore, seconda mano di colore, top coat. Ogni step prevede poi un periodo variabile (poche manciate di secondi) di polimerizzazione nella lampada UV. I tempi di asciugatura sono dunque sostanzialmente annullati, esauriendosi completamente durante la polimerizzazione.
La durata dello Shellac in sé può andare oltre alle due settimane passate le quali è consigliata la rimozione e/o riapplicazione, ma si rischia che lo stacco determinato dalla ricrescita dell'unghia sia troppo evidente.
Nelle mie foto potete vedere la mia manicure al giorno 3 ed al giorno 9, mentre quelle relative al giorno 12 le riservo ad un altro post perché, da brava monella, ci ho fatto sopra una nail art!
CND Shellac in Purple Purple - Giorno 3 |
CND Shellac in Purple Purple - Giorno 9 |
Inoltre può essere applicato sopra il Brisa Gel (aka la ricostruzione classica) o sull'acrilico Retention.
Sono rimasta piacevolmente colpita non solo dalla durata e dal permanere della lucentezza del colore nonostante il passare dei giorni, ma anche dalle condizioni dell'unghia dopo la rimozione (che avviene tramite Remover Wraps, versione avanzata e perfezionata del metodo stagnola che noi beauty blogger usiamo per togliere gli smalti glitter): questa non era minimamente intaccata o rovinata, proprio come se avessi appena tolto del normalissimo smalto.
In conclusione (sì, ce la potete fare, siete quasi alla fine!!!): consiglio caldamente lo Shellac a coloro che, al contrario mio, non ci tengono proprio a cambiare smalto ogni tre per due, anzi vogliono unghie che rimangano perfettamente laccate a lungo ma senza rovinarsi, sfaldarsi o rompersi (sì! Lo Shellac protegge anche dalle rotture degli artigli!!!).
Lo ritengo un'ottima alternativa anche quando, nonostante si sia polish addicted come me, si va incontro ad un periodo intenso che non consente di avere molto tempo per riapplicare con frequenza lo smalto - ad esempio io non escludo di rifarlo prima di partire per le ferie (prima o poi ci andrò anch'io!!!), quando neppure mi porto dietro il kit base-smalto-top coat-solvente.
Tra i vari VIP che sono stati rapiti dallo Shellac, annovero anche una certa signorina Rihanna, che negli scorsi giorni si è affidata a Flavia, e dal suo sorrisone esagerato sembra sia rimasta soddisfatta. Insomma, parafrasando il suo singolo di esordio Umbrella, a Rihanna piace molto lo Shellac, ellac, eh eh. Oddio, questa battuta era veramente pessima, perdonatemi.
Eccole! (foto presa dal profilo FB di CND Shellac Italia) |
Per oggi è tutto, perdonate la lunghezza del post ma la carne al fuoco era davvero tanta, ma tornerò presto sui prodotti CND grazie al fantastico sacchetto che il team Ladybird ci ha donato (già prevedo uno scontro "in casa" tra le basi CND Stickey e l'Orly Bonder, che io uso da tempo).
Un abbraccio, vi auguro uno splendido week end (io vado a trovare i suoceri, pregate per me!).
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martedì 6 dicembre 2011
An insight into CND's world: Colours, Effects and Shellac
***ENGLISH VERSION AFTER THE JUMP! PLEASE CLICK ON READ MORE IF YOU'RE INTERESTED IN READING!***
Buonasera a tutte!
Preparatevi psicologicamente al mio ennesimo, lungherrimo post... Che oltretutto sarà solo una delle due puntate che vi proporrò sul mondo CND. Son prolissa, c'è poco da fare.
Sabato 3 dicembre ho avuto la fortuna di partecipare al 1° CND Manicure & Manicure Fashion Fusion Workshop organizzato da Ladybird House, aka il distributore italiano di marchi quali (ovviamente!) CND, Orly ed IBD.
Prima di tutto, nota di carattere sociologico-goliardico: è stato davvero bello incontrare, per la prima volta, bloggers che già seguivo, associare volti a dei posts e dei links è stato divertente. Altrettanto spassoso è il riunire delle appassionate di smalti, unghie & co. in un'unica stanza, ho visto cose che voi umani...!
Inoltre finalmente ho avuto l'occasione di incontrare lo staff della Ladybird, cosa che non mi era mai riuscita nonostante avessero già organizzato due Orly party nella mia città, a cui non avevo avuto recarmi causa pregressi ed inamovibili impegni.
Colgo l'occasione per ringraziare Katia, responsabile delle PR, che mi ha permesso di partecipare nonostante la mia adesione dell'ultimissimo secondo, ma anche tutte le altre donne dello staff (Debora, Brunella, Alessia, nonché la boss Libera) per il tempo che ci hanno dedicato e l'impegno profuso nell'organizzare l'evento (che, poi, potrete facilmente immaginare quanto sia stato difficile tenere a bada una dozzina abbondante di smaltare incallite ed estasiate, nonché discretamente galvanizzate, da cotanta grazia). Mettere a nostra disposizione tutti quei prodotti ha un po' sortito lo stesso effetto delle noccioline per SuperPippo: entusiasmo a livelli fotonici!
Comunque, veniamo al sodo!
Dopo essere state accolte con calore e rifocillate, abbiamo fatto un piccolo test: Che donna sei? (potete farlo anche voi cliccando qui)
Sorvolando sulle spassose risposte di ciascuna di noi, i risultati consentono di orientare la nostra attenzione verso la tipologia di prodotto più adatta non solo alle nostre preferenze personali, ma anche allo stile di vita.
Al di là del fatto che il risultato ha per me confermato la mia natura di donna profondamente bipolare, passerei al parlarvi dei prodotti che più mi rappresentano e che conosco anche meglio, essendone da tempo un'affezionata addicted: i CND Colours ed Effects.
L'ammmmore tra me e questi smalti è scattato oltre due anni or sono, dopo averli visti in azione sulle splendide unghie di Siobhan di The Nailphile.
Grazie a questo incontro, però, ho potuto avere un'idea più precisa dei numeri: 50, ovvero i colori disponibili per i CND Colours, smalti dal finish creme e dall'alta pigmentazione (molti possono essere tranquillamente considerati one coater), che possono creare infinite combinazioni grazie all'azione dei 15 CND Effects, suddivisi in 3 categorie, Shimmer, Sparkle e Pearl (anche se credo sia inutile precisarlo visto che ormai conoscerete bene la vostra polla, confesso che sono gli Sparkle a rapirmi il cuore più degli altri).
Un'idea di quanto si possa giocare con le combinazioni ce l'ha data la pila di ruote a nostra disposizione e che si è qualificata grande star della giornata considerato il numero di foto che abbiamo fatto!
Come avevo già scritto in uno dei miei primi post, l'aspetto che amo di più degli Effects è la loro versatilità e la capacità di aggiungere un po' di pepe ad una manicure, od addirittura di trasformarla completamente (e ciò è più che mai vero se usati sopra a smalti scuri).
Debora, responsabile della formazione educatori Ladybird e Team Leader della CND Education per l'Italia, poi, non ha esitato a mostrarci tanti piccoli trucchetti per creare delle nail art semplici ma d'effetto, che spero vivamente di potervi mostrare in futuro (anche se il rischio di epic fail è dietro l'angolo, considerata la mia scarsa manualità!!!).
Dipendesse da me, passerei un'ora al giorno a giocare con questi prodotti (e con gli smalti in generale), considerata la mia smania di cambiare continuamente. Chiaramente il tempo a mio disposizione non lo consente... E se avete ancora meno tempo di me, o magari paciugare periodicamente non vi interessa, la vostra attenzione può spostarsi sullo Shellac, nuova tecnica di cui, onestamente, sapevo molto poco.
Sì, sapevo che è un'innovazione pluripremiata e che consente di risparmiare tempo nonché l'utilizzo della lima (a differenza della ricostruzione tradizionale), ma mai aveva catturato la mia piena attenzione. Dunque è stato un piacere saperne di più, soprattutto perché magari, tra voi lettrici, c'è chi preferisce rivolgersi verso questa tipologia di prodotto anziché ai classici smalti per le ragioni di cui sopra.
Ma dello Shellac ne parlerò nel prossimo post, onde evitare di sovraccaricarvi di info (logorrea portami viaaaa!).
Quindi, se siete donne del tipo "mi faccio la manicure e non ci penso per un pezzo" o avete l'esigenza di togliervi, di tanto in tanto, magari in occasione di un viaggio, il pensiero dello smalto che si rovina in breve tempo, o se semplicemente siete curiose, rimanete sintonizzate!
Buonasera a tutte!
Preparatevi psicologicamente al mio ennesimo, lungherrimo post... Che oltretutto sarà solo una delle due puntate che vi proporrò sul mondo CND. Son prolissa, c'è poco da fare.
Sabato 3 dicembre ho avuto la fortuna di partecipare al 1° CND Manicure & Manicure Fashion Fusion Workshop organizzato da Ladybird House, aka il distributore italiano di marchi quali (ovviamente!) CND, Orly ed IBD.
Prima di tutto, nota di carattere sociologico-goliardico: è stato davvero bello incontrare, per la prima volta, bloggers che già seguivo, associare volti a dei posts e dei links è stato divertente. Altrettanto spassoso è il riunire delle appassionate di smalti, unghie & co. in un'unica stanza, ho visto cose che voi umani...!
Inoltre finalmente ho avuto l'occasione di incontrare lo staff della Ladybird, cosa che non mi era mai riuscita nonostante avessero già organizzato due Orly party nella mia città, a cui non avevo avuto recarmi causa pregressi ed inamovibili impegni.
Ebbene sì: abbiamo anche preso appunti!!! |
Colgo l'occasione per ringraziare Katia, responsabile delle PR, che mi ha permesso di partecipare nonostante la mia adesione dell'ultimissimo secondo, ma anche tutte le altre donne dello staff (Debora, Brunella, Alessia, nonché la boss Libera) per il tempo che ci hanno dedicato e l'impegno profuso nell'organizzare l'evento (che, poi, potrete facilmente immaginare quanto sia stato difficile tenere a bada una dozzina abbondante di smaltare incallite ed estasiate, nonché discretamente galvanizzate, da cotanta grazia). Mettere a nostra disposizione tutti quei prodotti ha un po' sortito lo stesso effetto delle noccioline per SuperPippo: entusiasmo a livelli fotonici!
Comunque, veniamo al sodo!
Dopo essere state accolte con calore e rifocillate, abbiamo fatto un piccolo test: Che donna sei? (potete farlo anche voi cliccando qui)
Sorvolando sulle spassose risposte di ciascuna di noi, i risultati consentono di orientare la nostra attenzione verso la tipologia di prodotto più adatta non solo alle nostre preferenze personali, ma anche allo stile di vita.
Al di là del fatto che il risultato ha per me confermato la mia natura di donna profondamente bipolare, passerei al parlarvi dei prodotti che più mi rappresentano e che conosco anche meglio, essendone da tempo un'affezionata addicted: i CND Colours ed Effects.
L'ammmmore tra me e questi smalti è scattato oltre due anni or sono, dopo averli visti in azione sulle splendide unghie di Siobhan di The Nailphile.
Grazie a questo incontro, però, ho potuto avere un'idea più precisa dei numeri: 50, ovvero i colori disponibili per i CND Colours, smalti dal finish creme e dall'alta pigmentazione (molti possono essere tranquillamente considerati one coater), che possono creare infinite combinazioni grazie all'azione dei 15 CND Effects, suddivisi in 3 categorie, Shimmer, Sparkle e Pearl (anche se credo sia inutile precisarlo visto che ormai conoscerete bene la vostra polla, confesso che sono gli Sparkle a rapirmi il cuore più degli altri).
CND 541 Oilslick e 542 Asphalt con diversi Effects |
Ecco come cambia il CND 542 Asphalt con differenti Effects |
Un'idea di quanto si possa giocare con le combinazioni ce l'ha data la pila di ruote a nostra disposizione e che si è qualificata grande star della giornata considerato il numero di foto che abbiamo fatto!
Ogni commento è superfluo! |
Come avevo già scritto in uno dei miei primi post, l'aspetto che amo di più degli Effects è la loro versatilità e la capacità di aggiungere un po' di pepe ad una manicure, od addirittura di trasformarla completamente (e ciò è più che mai vero se usati sopra a smalti scuri).
Debora, responsabile della formazione educatori Ladybird e Team Leader della CND Education per l'Italia, poi, non ha esitato a mostrarci tanti piccoli trucchetti per creare delle nail art semplici ma d'effetto, che spero vivamente di potervi mostrare in futuro (anche se il rischio di epic fail è dietro l'angolo, considerata la mia scarsa manualità!!!).
Dipendesse da me, passerei un'ora al giorno a giocare con questi prodotti (e con gli smalti in generale), considerata la mia smania di cambiare continuamente. Chiaramente il tempo a mio disposizione non lo consente... E se avete ancora meno tempo di me, o magari paciugare periodicamente non vi interessa, la vostra attenzione può spostarsi sullo Shellac, nuova tecnica di cui, onestamente, sapevo molto poco.
Sì, sapevo che è un'innovazione pluripremiata e che consente di risparmiare tempo nonché l'utilizzo della lima (a differenza della ricostruzione tradizionale), ma mai aveva catturato la mia piena attenzione. Dunque è stato un piacere saperne di più, soprattutto perché magari, tra voi lettrici, c'è chi preferisce rivolgersi verso questa tipologia di prodotto anziché ai classici smalti per le ragioni di cui sopra.
Ma dello Shellac ne parlerò nel prossimo post, onde evitare di sovraccaricarvi di info (logorrea portami viaaaa!).
Quindi, se siete donne del tipo "mi faccio la manicure e non ci penso per un pezzo" o avete l'esigenza di togliervi, di tanto in tanto, magari in occasione di un viaggio, il pensiero dello smalto che si rovina in breve tempo, o se semplicemente siete curiose, rimanete sintonizzate!
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